Saranda (Albania): cosa fare, vedere e dove dormire
Saranda, che deve il proprio nome al Monastero dei Quaranta Santi, situato poco fuori dal centro, è stata rinominata più volte nel corso della sua lunga storia. Curioso l’appellativo che assunse durante l’occupazione italiana (1939 – 1944): Porto Edda, in onore della figlia maggiore di Mussolini e moglie di Galeazzo Ciano.
Città molto turistica, Saranda già nel periodo comunista fu scelta come meta per il turismo straniero. La sua splendida posizione, davanti all’isola greca di Corfù, ha reso quasi naturale il transito di migliaia turisti ogni giorno che fanno la spola in entrambe le direzioni.
Cosa vedere a Saranda
La passeggiata è particolarmente piacevole, con tanti bar e ristoranti e il Museo Archeologico di rruga Flamurit ospita un enorme mosaico pavimentale che apparteneva a una basilica del VI sec., oltre ad alcune foto di Butrinto alle pareti.
Decisamente più interessanti sono le rovine di un’antica sinagoga risalente al V sec.. I mosaici sono stati ricoperti, per cui non perdete tempo a cercarli; dovrete accontentarvi dei grandi poster all’interno del sito.
Del VI sec. è anche il Monastero dei Quaranta Santi dedicato ai 40 legionari cristiani che si dice furono uccisi qui nel 320. La strada per arrivarci è molto suggestiva ma per tre quarti sterrata.
Posto sulla sommità della collina alle spalle di Saranda, il Castello di Lekursi fu costruito nel 1537 da Solimano il Magnifico. Offre un’ottima vista sulla baia e sulla prospiciente isola di Corfù.
Saranda spiagge
Le spiagge del lungomare sono ideali per le famiglie: libere e bagnate dalle acque cristalline dello Ionio, rappresentano il perfetto connubio tra bellezza e comodità.
Un’atmosfera più vivace e giovanile si respira invece negli stabilimenti balneari privati, e la spiaggia di Santa Quaranta ne è probabilmente l’esempio più fulgido. Con aree vip dotate di sdraio con materassino e servizio all’ombrellone, piscina, ristoranti, pizzerie e beach bar, non farà rimpiangere lidi sulla carta più blasonati.
Ma è nei dintorni della città che si celano le spiagge più belle di Saranda:
- Manastiri Beach, una piccola baia di ciottoli con acqua cristallina e pulita tutto l’anno, così chiamata per il Monastero di San Giorgio in cima al colle (attualmente chiusa per i lavori di costruzione di un resort);
- Mirror Beach, un lido di ghiaia bianca bagnato da un limpido mare blu in un incantevole contesto naturale fatto di rocce e grotte marine;
- Pulebardha Beach, il cui unico problema è quello di essere talmente bella da spingere tutti, turisti e locali, a volersela godere.
Dove dormire a Saranda
In pochi anni Saranda ha visto crescere a dismisura palazzi e grattacieli, che hanno notevolmente arricchito il versante dell’accoglienza turistica.
Le estremità del lungomare sono le aeree più tranquille dove passare la notte, ma se volete vivere la città e la movida notturna allora non potete che orientarvi su un alloggio nella zona centrale. In tal caso a cullarvi nel sonno non saranno le onde del mare, bensì le più assordanti onde sonore!
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Come arrivare a Saranda da Corfù
Come vi abbiamo raccontato nell’articolo dedicato ai viaggi organizzati in Albania da Corfù, l’escursione a Saranda è oggi molto richiesta. Quello che ancora non sapete è che non c’è bisogno di rivolgersi a un’agenzia per organizzare il viaggio; potrete farlo perfettamente da soli.
Sarris Cruises & Lines, Joy Lines Fast Ferry, Finikas Lines, Ionian Seaways e Joy Lines sono le compagnie di navigazione che gestiscono i collegamenti tra Corfù e Saranda, con una frequenza di 14 corse giornaliere.
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